lunedì 26 febbraio 2007

Prima prefazione

Dopo aver compiuto, a cavallo tra maggio e giugno di quest’anno, la stesura di Ragnarok–II G, ed essendo ormai ad un punto avanzato di Rex et sacerdos–In otio, mi accingo a dare forma organica ai due lavori ed a predisporre l’opera che conterrà loro ed il terzo romanzo che ho in programma, a conclusione del ciclo di Illa Diva che è qui contenuto, Alétheia–III G.
L’opera, nel suo complesso, vorrà essere allo stesso tempo un romanzo di pura invenzione, che parli delle vicende accadute lungo il VII secolo ad una comunità esule dell’Impero Bizantino, ed in particolare a Quinto Fabio, e una forma trasposta all’interno della suddetta vicenda di diario di quanto successo al suo autore a cavallo degli anni citati nei titoli; i personaggi stessi sono persone che, all’interno del tempo indicato, sarebbero stati presenti, nel bene o nel male, in un ipotetico mio diario.

A livello più alto, l’opera si configura come un cammino dal basso verso l’alto da parte del protagonista alla ricerca della verità (alétheia).

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