lunedì 5 marzo 2007

Prologo - Ragnarok

Προλόγος*

Un leggero vento Africo rinfrescava l’isolata valle. Le cime degli alberi ondeggiavano leggermente accarezzate dalla brezza, i mille animali della foresta lietamente rumoreggiavano. Le fontane che circondavano il ninfeo zampillavano un’acqua fresca e cristallina, che scorreva in un piccolo ruscello trasparente in direzione dell’ameno laghetto.
La luce del sole penetrava nella valle, ma non allontanava la frescura. Un ragazzo attraversò di corsa una radura, sulle rive del lago, facendo alzare in volo uno stormo di uccelli multicolori.
Al centro del lago c’era una piccola isola. Su una breve spiaggetta era ormeggiata un’imbarcazione a remi, che poteva ospitare al massimo due persone. A non più di quindici metri dalla spiaggia, sorgeva la costruzione di un raffinatissimo tempio, di stile classico. Il podio su cui sorgeva era scolpito di donne in processione, il frontone portava un gruppo scultoreo d’alabastro. Nei pressi della porta, aperta, aleggiava una nube d’incenso.
All’interno del tempio ardeva un fuoco vivo, in un braciere d’argento. I suoi riflessi illuminavano a sprazzi l’interno del santuario, che conteneva tesori e una piccola biblioteca. All’interno di una nicchia risplendeva una statua, rappresentante una figura femminile. Una sacerdotessa si adoperava intorno al braciere, ravvivando la fiamma. Si alzò improvviso un colpo di vento, che, con un tonfo, sbatté la porta del tempio, chiudendola, e facendo cadere il buio sulla cella.
«Pessimo presagio.», disse la donna.
*Prologo

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